Steps ahead
Il Governo Prodi comincia a muovere i suoi primissimi passi, senza alcuna sorpresa ci accorgiamo che si tratta di passi indietro, se non falsi, considerando quanto peserà sulle nostre scelte e sulle nostre tasche l'arretratezza di approccio che questo schieramento dimostra dai primi giorni.
Un esempio ? Avrete notato come in questo Blog spesso io faccia riferimento all'argomento "immigrazione e sicurezza", sia in luce di quanto succede negli States, sia per quanto riguarda quella che dovrà essere la risposta europea ai cambiamenti che deriveranno dai processi in atto.
Ma cosa ne pensa il Governo Prodi ? Semplice, fa rientrare la competenza sul tema dell'immigrazione al Ministero della Solidarietà Sociale, riducendo tutto, tramite la solita visione di peloso assistenzialismo, ad un problema di tutela sociale, ignorando completamente i risvolti legati al mercato del lavoro che andrebbero considerati per strutturare una responsabile politica di scviluppo e al tempo stesso di immigrazione.
Questo si otterrebbe valutando il tipo di manodopera di cui la nostra nazione ha bisogno, il tipo di specializzazione che noi richiediamo da chi viene da altri paesi per prestare il proprio lavoro, i tipi di impiego che in questo momento sono più frequentemente svolti dagli extracomunitari, insomma, cose che hanno a che fare con il lavoro e non tanto con la solidarietà sociale.
Il problema è serio e graverà su di noi, lo schieramento che noi sapevamo essere incapace a gestire il paese in questa fase importante dell'economia globale, ci conferma con questa miopia strutturale tutte le nostre preoccupazioni.
Un esempio ? Avrete notato come in questo Blog spesso io faccia riferimento all'argomento "immigrazione e sicurezza", sia in luce di quanto succede negli States, sia per quanto riguarda quella che dovrà essere la risposta europea ai cambiamenti che deriveranno dai processi in atto.
Ma cosa ne pensa il Governo Prodi ? Semplice, fa rientrare la competenza sul tema dell'immigrazione al Ministero della Solidarietà Sociale, riducendo tutto, tramite la solita visione di peloso assistenzialismo, ad un problema di tutela sociale, ignorando completamente i risvolti legati al mercato del lavoro che andrebbero considerati per strutturare una responsabile politica di scviluppo e al tempo stesso di immigrazione.
Questo si otterrebbe valutando il tipo di manodopera di cui la nostra nazione ha bisogno, il tipo di specializzazione che noi richiediamo da chi viene da altri paesi per prestare il proprio lavoro, i tipi di impiego che in questo momento sono più frequentemente svolti dagli extracomunitari, insomma, cose che hanno a che fare con il lavoro e non tanto con la solidarietà sociale.
Il problema è serio e graverà su di noi, lo schieramento che noi sapevamo essere incapace a gestire il paese in questa fase importante dell'economia globale, ci conferma con questa miopia strutturale tutte le nostre preoccupazioni.
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