..Bersanomics
Dunque, procediamo con ordine, il Ministro Bersani rompe gli indugi e propone le liberalizzazioni che abbiamo visto, su assicurazioni, farmaci da banco, taxi, tariffe minime, divieto di pubblicità per le specializzazioni professionali, limitando anche le rendite notarili sui passaggi di proprietà.
La prima reazione di noi, che siamo liberisti per davvero, è quella di ammettere, come ha fatto Ferrara sul Foglio di sabato, che questo era cosa che avrebbe dovuto fare il precedente governo, al primo giorno di insediamento, ancor più raccapricciante è vedere alcune personalità del centro destra cercare disperatamente il pelo nell'uovo, sforzandosi di non ammettere a sè stessi il coraggio del Ministro Diessino, in particolare mi riferisco all'Avvocato Biondi che giunge al punto di sostenere che gli Avvocati sono l'unico settore libero, non protetto, nel grande mare delle corporazioni professionali.
Panebianco ci riporta (ieri, sul Corsera) sul pianeta terra, riconoscendo i meriti al Ministro e facendoci al tempo stesso notare come il Decreto in questione, furbescamente, non tocchi il grande mondo ultra protetto dei servizi pubblici, lasciando in pace i sindacati, e liberalizzando invece in settori vicini all'opposizione - cosa comprensibile per un Ministro di centro sinistra - ciò che invece rimane incomprensibile è il perchè un governo di centro destra non abbia fatto lo stesso,
invece di scegliere quel non-riformismo senza coraggio che ha contribuito alla sconfitta elettorale.
Nel frattempo Buttiglione flirta a Vicenza con Carollo del PPE, la Lega si chiede che fare del proprio destino politico, Gianfranco Fini sostiene che il Partito Unitario di Centro Destra è fuori discussione in questo momento.
Il buco nero che si stà aprendo nel centro destra, per quanto dolorosamente, rappresenterà una chance storica per noi liberali, quella di poter finalmente capire se nell'immediato futuro ci sarà una possibilità di ascolto della nostra voce, seguita da una capacità di organizzazione e fusione delle forze autenticamente liberali e liberiste che, senza se e senza ma, si propongono di sostenere proposte come quella di Bersani che puntano alla modernizzazione del nostro sistema economico, senza ideologismi che lasciamo ad una classe politica che ci fa stropicciare le orecchie, con dichiarazioni imbarazzanti per chi, come noi, li ha sostenuti convintamente nell'ultima campagna elettorale.
Bene, a liberalizzare a sinistra c'è un Bersani, è il momento di guardarci in faccia e di chiederci senza indugi : ...e a destra ?..chi c'è ?
La prima reazione di noi, che siamo liberisti per davvero, è quella di ammettere, come ha fatto Ferrara sul Foglio di sabato, che questo era cosa che avrebbe dovuto fare il precedente governo, al primo giorno di insediamento, ancor più raccapricciante è vedere alcune personalità del centro destra cercare disperatamente il pelo nell'uovo, sforzandosi di non ammettere a sè stessi il coraggio del Ministro Diessino, in particolare mi riferisco all'Avvocato Biondi che giunge al punto di sostenere che gli Avvocati sono l'unico settore libero, non protetto, nel grande mare delle corporazioni professionali.
Panebianco ci riporta (ieri, sul Corsera) sul pianeta terra, riconoscendo i meriti al Ministro e facendoci al tempo stesso notare come il Decreto in questione, furbescamente, non tocchi il grande mondo ultra protetto dei servizi pubblici, lasciando in pace i sindacati, e liberalizzando invece in settori vicini all'opposizione - cosa comprensibile per un Ministro di centro sinistra - ciò che invece rimane incomprensibile è il perchè un governo di centro destra non abbia fatto lo stesso,
invece di scegliere quel non-riformismo senza coraggio che ha contribuito alla sconfitta elettorale.
Nel frattempo Buttiglione flirta a Vicenza con Carollo del PPE, la Lega si chiede che fare del proprio destino politico, Gianfranco Fini sostiene che il Partito Unitario di Centro Destra è fuori discussione in questo momento.
Il buco nero che si stà aprendo nel centro destra, per quanto dolorosamente, rappresenterà una chance storica per noi liberali, quella di poter finalmente capire se nell'immediato futuro ci sarà una possibilità di ascolto della nostra voce, seguita da una capacità di organizzazione e fusione delle forze autenticamente liberali e liberiste che, senza se e senza ma, si propongono di sostenere proposte come quella di Bersani che puntano alla modernizzazione del nostro sistema economico, senza ideologismi che lasciamo ad una classe politica che ci fa stropicciare le orecchie, con dichiarazioni imbarazzanti per chi, come noi, li ha sostenuti convintamente nell'ultima campagna elettorale.
Bene, a liberalizzare a sinistra c'è un Bersani, è il momento di guardarci in faccia e di chiederci senza indugi : ...e a destra ?..chi c'è ?
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