...ma tu che ci fai a destra ?!
Quanti di voi, come me, si son sentiti chiedere : "Ma tu, che ci fai a destra ?", con quella specie di stupore un pò finto, di chi crede di conoscere bene la storica accoglienza materna della sinistra, quella sinistra che tiene i fili dell'anti-conformismo col trattino, che ne decide i limiti, che dirige i tempi e i modi della nostra creatività.
"Ma tu, che ci fai a destra ?", io che suono la chitarra, io che vado al cinema e che ordino in videoteche polverose tutti i films di Werner Herzog, con sottobraccio un quotidiano scomodo al Governo in charge, io che mi faccio la tessera ARCI per andare a vedere un concerto in un circolo, e chissenefrega.
"Tu che ci fai a destra ?!" come se la sensibilità nei confronti di quei tre/quarti di mondo che "non ce la fa" stesse tutta dalla loro parte, la sinistra madre e padre di qualsiasi figlio, anche di quello di cui non c'è tanto da andare orgogliosi perchè si impegna poco.
"Che ci fai a destra tu!?", io che ho questa barba che mi rende "unfit" ad un volantino di Forza Italia, io che metto il gessato e la cravatta quando alle riunioni politiche tutti hanno l'ormai celebre maglioncino sulle spalle, io che non vado a tempo quasi mai, nel mio tempo.
"Tu che ci fai a destra ?", io che son scappato in India per due mesi, a giocare coi bambini, e lì è pieno di bambini, perchè se ne mettono al mondo troppi, non come me, che stò pure col centro destra.
Bene, ti rispondo, sai che ci faccio a destra ? Stò a dimostrare che qualcosa grazie al cielo ha mandato all'aria i vostri piani, quelli di avere il copyright degli esprits libres, dei disordinati, degli anarco-sentimentali, insomma, di quelli che ad esempio dicono che si deve privatizzare mamma-Rai, quelli che il cordone ombelicale con lo Stato l'hanno reciso da un pezzo in nome di una matura libertà individuale, che non è certo di sinistra, quelli che vanno a vivere da soli, prima possibile, a fare i conti con la vita tutta.
E facendoci i conti, con questa vita, ti accorgi che non c'è libertà maggiore di quelli che generano ancora stupore per qualcosa, qualcosa di strano che hanno addosso, e che li rende uomini anzichè figli di una "Mamma Sinistra" che salutiamo per l'ultima volta, dalla macchina, guidando verso nuove strade, verso Destra.
"Ma tu, che ci fai a destra ?", io che suono la chitarra, io che vado al cinema e che ordino in videoteche polverose tutti i films di Werner Herzog, con sottobraccio un quotidiano scomodo al Governo in charge, io che mi faccio la tessera ARCI per andare a vedere un concerto in un circolo, e chissenefrega.
"Tu che ci fai a destra ?!" come se la sensibilità nei confronti di quei tre/quarti di mondo che "non ce la fa" stesse tutta dalla loro parte, la sinistra madre e padre di qualsiasi figlio, anche di quello di cui non c'è tanto da andare orgogliosi perchè si impegna poco.
"Che ci fai a destra tu!?", io che ho questa barba che mi rende "unfit" ad un volantino di Forza Italia, io che metto il gessato e la cravatta quando alle riunioni politiche tutti hanno l'ormai celebre maglioncino sulle spalle, io che non vado a tempo quasi mai, nel mio tempo.
"Tu che ci fai a destra ?", io che son scappato in India per due mesi, a giocare coi bambini, e lì è pieno di bambini, perchè se ne mettono al mondo troppi, non come me, che stò pure col centro destra.
Bene, ti rispondo, sai che ci faccio a destra ? Stò a dimostrare che qualcosa grazie al cielo ha mandato all'aria i vostri piani, quelli di avere il copyright degli esprits libres, dei disordinati, degli anarco-sentimentali, insomma, di quelli che ad esempio dicono che si deve privatizzare mamma-Rai, quelli che il cordone ombelicale con lo Stato l'hanno reciso da un pezzo in nome di una matura libertà individuale, che non è certo di sinistra, quelli che vanno a vivere da soli, prima possibile, a fare i conti con la vita tutta.
E facendoci i conti, con questa vita, ti accorgi che non c'è libertà maggiore di quelli che generano ancora stupore per qualcosa, qualcosa di strano che hanno addosso, e che li rende uomini anzichè figli di una "Mamma Sinistra" che salutiamo per l'ultima volta, dalla macchina, guidando verso nuove strade, verso Destra.
9 Comments:
Bravo Alessandro,
non dobbiamo vergognarci di non essere di sinistra.
Centrodestra pride: orgoglio di appartenere alla CdL.
Purtroppo loro (i sinistri) sono stati capaci di creare la ragnatela che invischia il cittadino, soprattutto nelle regioni rosse: Arci, Coop, Unipol, Monte Paschi ecc...
Noi dovremmo riuscire a plasmare la cultura di destra aprendo gli occhi di chi non vuole vedere e di chi non è capace di vedere.
Forse ci vorrà meno tempo di quanto non si pensi.
In bocca al lupo
Bravo, ottimo post. Lo sostengo anche io da una vita. Io ascolto musica alternativa, gioco di ruolo, sono un appassionato di fumetti e giochi di carte, vado a vedere cartoni animati al cinema, ho il kiodo, sono stato punk, amo la fantascienza, il fantasy, Corto Maltese.... Tutte cose di cui la sinistra si è indebitamente impossessata.
chapeau!
Il fatto è che chi è di destra non sente il bisogno di sbandierarla ai quattro venti, ma cammina per la propria strada, senza distruggere vetrine e senza demonizzare le opinioni diversa.
Dauna parte la libertà per tutti, dall'altra l'omologazione.
elena con l'offesa non risolvi la tua ignoranza
Giusto, viva la vità vissuta con un pizzico (un pizzico!) di anarchia.
Da uno che si sente ripetere da vent'anni cose del tipo: "strano, eppure non sembri uno di quelli!" "non riesco proprio a capire come tu sia potuto finire in mezzo a quelli là!" "sembravi uno per bene..."
Per essere omologati...pardon normali oggi occorre essere di sinistra, no?
Ed io che sono moderato di centro che ha deciso di stare nel centro destra? Che c'entro? Semplice, ho semplicente deciso di essere un individuo libero.
Bellissimo post.
Ciao
credo che sia un'esperienza comune a molti. una cultura si dice "dominante" quando appunto riesce a imporre questo tipo di sanzione sociale sulle culture differenti. non è detto che sia la cultura maggioritaria.
ma i tempi stanno cambiando. purtroppo (e su questo lo so che la penso diversamente da molti tocquevilliani) l'incidente berlusconi ha peggiorato le cose. ma stiamo uscendo, piano piano, anche da questo grande equivoco.
Caro Marco,
grazie per l'attenzione al mio post, vedi, se Yorke dei Radiohead promuove la sua visione della società, infarcita di ambientalismo apocalittico, sfiducia nei confronti della politica oltre che verso Bush e Blair (cosa più che legittima. per carità), è facile che un popolo di shoegazers che si informano poco trovino una scusa per farlo ancora meno.
Il punto non è Ramazzotti, Zucchero o materiale più ricercato come da recensione di turno sul Mucchio Selvaggio (giornale sul quale ho letto le porcate più ridicole a livello politico che si possano trovare su rivista musicale).
C'è meno sensibilità artistica a destra ?? Bene, prendiamone atto e lavoriamo perchè le cose cambino, ed escano dal ghetto in cui la sinistra le relega, diventando pian piano di sinistra e autoflagellandoci si rinuncia ad una rivendicazione sacrosanta.
Post a Comment
<< Home