Friday, October 20, 2006

Lo spririto è mio.. e lo gestisco io



Mi accorgo che una parte degli intellettuali che vivono il nostro tempo, ci conferma che il pensiero razionale occidentale è in crisi.
Si potrebbe rispondere che fortunatamente non è la prima volta che avviene e che spesso, questo ripiegarsi in sè stessi per un attimo, è a lungo termine salutare, oltre che sintomo di fermento intellettuale.
Una cosa è certa, non tutti hanno bisogno di qualcuno che ricordi loro che la ragione, se si fa contaminare ogni tanto dalla spiritualità, è buona cosa, non tutti hanno bisogno che arrivi il teo-con o il teo-dem a redarguirci dalla caduta nel limbo del secolarismo.
Dagli States ci viene una lezione, la neutralità (come scrive Rocca sul Foglio) del Bill of Rights rispetto alle religioni, non la sua separazione dalle religioni, e il plurale non è cosa secondaria, ma sopratutto il fatto che il cattolico americano cerca sempre meno nel voto, un ricongiungimento coi valori dello spirito, rifiutando in modo maturo la rincorsa dei Democratici verso i Repubblicani nella conquista del Catholic Vote.
Teo-Cons e Teo Dem dovrebbero fare attenzione, non è certo in discussione la legittimità della loro azione politco-sociale, ma la sfiducia degli italiani nei confronti dei politici è molto alta, è quindi molto rischioso far rappresentare a loro quei valori ai quali molti cattolici non rinunciano, ma in nome dei quali non sempre richiedono una riorganizzazione del vivere civile e delle istituzioni.
Benedetto XVI ci ricorda che all'inizio dell'essere cristiano c'è l'incontro con Gesù Cristo, credo uno degli uomini più imprevedibili che siano mai esistiti, in virtù di queste parole mi auguro che i cattolici continuino ad agire, evitando una classe politica che ancora una volta si intrufola nei luoghi della libertà individuale cosciente.

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